10 ottobre 2006
>TRA IL GUIZZO E LO SCOOP
Uno scacciapensieri intelligente e spiritoso, fondato sull’immediatezza degli effetti della risata ma anche su stimoli più sottili e sotterranei. E un altro scacciapensieri, una volta chiamato arpa giudea, ma si sa che «quelli appena sentono odore di antisemitismo scrivono una lettera». Woody Allen torna in sala, ometto ebreo «convertito al narcisismo», voglioso di vivere ma impacciato, racchiudendo nel profilo del suo nuovo film sia la classica ilarità verbale e fulminante, sia battute e figurine azzeccate (il suo stesso prestigiator Splendini, «nome esotico per dispensar carisma qua e là») anche nel semplice ordine del simpatico pasticcio (il sistema pneumonico dei «cinquanta portaceneri che ballano con gonnellini di paglia»). Specialista di ritmi brillanti, anche soltanto con un guizzo, il nostro eroe riesce ad esprimere il rosa non patetico e il giallo cialtronesco, e chi ne venera un talento che non conosce pensionamento potrà ammirarlo per l’aria assurda che decide di far circolare in ogni inquadratura. «Negli Stati Uniti sarei stato un eroe» dice allora arrivato alla fine della storia, sul battello guidato dalla nera signora con la falce. Ma ritrovarlo ancora in Europa eppure così in forma e impegnato di persona dopo le ultime parziali e solo carine prove, ci basta per tornare a godere del suo estro e perdonandogli di aver ripreso in mano il catalogo della Londra bene altolocata, contento solo di sollevare nuvolette buffonesche e scheletri nell’armadio dei suoi aristocratici abitanti. E che di Scarlett sia ormai completamente cotto è evidente quando le fa i brilluccichii nell’acqua immediatamente prima di farla immergere in piscina.
Scoop (id., Regno Uniti/Stati Uniti, 2006, sala) Regia di Woody Allen
| inviato da il 10/10/2006 alle 14:48 | |
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